Proposte esperienziali a Beverino

- Percorsi organizzati nel verde della Val di Vara.
- Attività all’aperto per incrementare il turismo ecosostenibile.
Scopri la Val di Vara: Un Percorso a Cielo Aperto tra Borghi, Storie e Tradizioni
Il Comune di Beverino con le sue sei frazioni.
Beverino, Padivarma, Bracelli, Corvara, Cavanella e Castiglione.


La Pro Loco Beverino è lieta di presentare "Scopri la Val di Vara", un'iniziativa unica pensata per immergervi in una singola, intensa giornata nelle bellezze naturali, nel ricco passato, nelle eccellenze enogastronomiche e nelle tradizioni autentiche del Comune di Beverino e delle sue sei affascinanti frazioni: Beverino, Padivarma, Bracelli, Corvara, Cavanella e Castiglione.



Il nostro territorio, con le sue frazioni dalle vicende storiche così diverse da aver generato persino dialetti unici, si presta a essere un vero e proprio "Percorso a Cielo Aperto nei Borghi diffusi" del comune. Non un semplice tour, ma un'esperienza che vi condurrà attraverso un patrimonio storico e culturale che si manifesta in ogni vicolo, in ogni scorcio, in ogni narrazione. L'evento, a cadenza ricorrente, vedrà il coinvolgimento attivo di aziende locali, associazioni e l'intera comunità, per offrirvi un'esperienza indimenticabile e accessibile tramite mezzi su ruota.
Mattino: La Riva Sinistra – Tra Leggende e Architetture Rivelate
Il Nostro Itinerario di Una Giornata: Esplorando le Due Anime della Val di Vara
Abbiamo ideato un percorso ottimizzato per essere goduto pienamente in un'unica giornata, garantendo soste significative e momenti di scoperta. Ogni tappa sarà arricchita da approfondimenti storici, curiosità locali e una deliziosa piccola colazione con prodotti tipici del territorio. Data la densità del percorso in una sola giornata, le soste saranno ottimizzate per godere al meglio di ogni località.




Beverino (San Cipriano): Il nostro viaggio inizia là dove tutto ebbe origine per Beverino: presso l'antica chiesa di San Cipriano. Si narra che il primo nucleo abitato sorse qui, in prossimità di un guado sul torrente Graveglia. Della primitiva borgata, oggi resta la suggestiva chiesa, dove affiorano ancora il coronamento e una caratteristica finestra a strombo della piccola abside, testimonianza di un passato lontano, forse altomedievale.


Cavanella: Proseguiamo per Cavanella, una frazione annessa a Beverino solo nel 1929, precedentemente parte del Comune di Rocchetta Vara. Il toponimo, come suggerisce la tradizione, potrebbe derivare dal ligure "cavanna", ovvero "capanna", indicando un punto di sosta e ricovero per viandanti e soldati grazie alla sua posizione strategica. Il borgo fu protagonista nel 1508, quando Tommaso Malaspina di Villafranca vi edificò una piccola fortezza. Sulle fondamenta di questa, a fine '700, sorse l'attuale Chiesa di San Martino Vescovo, la cui abside è nient'altro che una torre dell'antico Castello Malaspina! Non mancherà una sosta alla celebre Casa dei Perché, resa famosa da Mario Soldati: un enigmatico edificio con un grande punto interrogativo sulla facciata, fatto dipingere da un ex emigrante per monito dopo alterne fortune.

Castiglione: Il borgo di Castiglione Vara, storicamente legato a Tivegna, Bracelli e Padivarma, era un crocevia cruciale verso Ceparana nel Medioevo. Le prime attestazioni lo vedono proprietà degli Estensi, poi dei Malaspina, fino alla cessione nel 1253 da parte del vescovo di Luni Guglielmo a Nicolò Fieschi. Un tempo sede di un castello, le sue vestigia furono inglobate nella Chiesa di Sant'Anna, cappella nella frazione di San Remigio, edificata intorno al 1836. Qui potrete ammirare una pregevole pavimentazione in seminato alla "genovese" del 1837, un dettaglio di rara unicità. Da non perdere anche la parrocchiale di San Remigio Vescovo, risalente al XVI secolo e poi ampliata con una navata successiva. Intorno al 1276, Castiglione passò sotto il dominio della Repubblica di Genova, seguendone da quel momento le vicende.
Pomeriggio: La Riva Destra – Fortezze, Antichi Tracciati e Storie di Vescovi
Beverino (Castello): Il pomeriggio si apre con la scoperta di Beverino Castello. Furono gli Estensi a trasferire il centro abitato su questa collina nell'XI secolo. Beverino si distinse come uno dei borghi più fortificati della Val di Vara, non solo per il suo castello, di cui oggi resta il rivellino, ma anche per l'esistenza di un'altra fortezza, il "Castronovo", di cui purtroppo non sono rimaste tracce. Nel 1276, divenuto comune libero, ospitò un ospedale e una corte di giustizia. Ancora oggi, di fronte ai resti del castello, sono visibili gli "arcieri" in ferro conficcati nel muro, un macabro ricordo dei condannati esposti alla berlina.


Padivarma: La nostra sosta a Padivarma ci porterà a Oltrevara, dove il borgo originario si sviluppò attorno alla Chiesa di San Lorenzo, le cui radici affondano nell'Alto Medioevo. Di questa pieve primigenia restano pochi lacerti delle mura perimetrali e un suggestivo bassorilievo protoromanico raffigurante il Martirio di San Lorenzo. Questo luogo era un centro stradale di notevole importanza, ben oltre la leggenda del ponte di origine romana; diverse vie regionali vi convergevano per immettersi nell'antica Via Aurelia, inclusa una strada che collegava Brugnato lungo il Gravegnola e la riva sinistra del Vara, unendosi alla misteriosa via regia del Gottero, forse un antico percorso di transumanza dall'Appennino Ligure Emiliano alla piana del Magra. Da qui si poteva raggiungere Ceparana evitando le zone montuose e paludose della Spezia. Altre strade provenivano dal Porto di Luni, passando per le pievi di Vezzano e Marinasco, ricalcando l'attuale percorso napoleonico dell'Aurelia. Un'altra ancora, denominata "strada romana", giungeva dalla Pieve di Pignone, in particolare dal celebre Santuario di S. Maria di Soviore, fungendo da scorciatoia tra la via litoranea per l'Iberia e l'Aurelia. Il Santuario si occupò della cura e della manutenzione del ponte di Padivarma e dell'antico Ospitale di San Prospero, forse sorto quando le spoglie del Santo furono traslate da Camogli a Reggio Emilia. Dell'Ospitale non resta traccia se non nella memoria popolare che indica una "piazza" come suo presunto sito. È interessante notare che già nel diploma ottoniano del 963 si fa menzione di una corte di Bracelli in località Oltre Vara, tra le antiche proprietà del Vescovo di Luni.
Bracelli: Proseguiamo per Bracelli, anch'esso storico dominio del Vescovo di Luni e uno dei borghi più fortificati della Val di Vara. Del Castello, sorto alla fine dell'XI secolo, non rimane quasi nulla, ma il suo imponente sistema difensivo è ancora evidente nelle sette porte ad arco che si susseguono lungo il percorso che conduce alla sommità del borgo. Qui, alte e robuste case, saldamente unite, formano un antico blocco difensivo. La stretta dimensione delle strade interne, la ciottolatura delle vie e i caratteristici "cordoni" rivelano il ruolo cruciale che il "castrum" svolse per oltre sette secoli nel controllo dei movimenti di persone e merci provenienti dagli stati confinanti, lungo l'ultimo tratto terrestre prima dell'imbarco sulla costa. L'antica parrocchiale di San Maurizio, oggi cappella cimiteriale, sorge "extra moenia" (fuori le mura) in posizione isolata e fu ricostruita nel 1600. L'attuale parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta e costruita nel 1640, si trova nel cuore del castello, con un busto marmoreo della Madonna del 1625. Accanto ad essa, l'Oratorio di S. Croce, forse la primitiva cappella curtense risalente all'XI secolo, testimonia la diffusione del culto del Volto Santo di Lucca, segno della frequente presenza di mercanti lucchesi sulle grandi vie occidentali. Della torre, purtroppo, è scomparsa ogni traccia, demolita per ordine del Capitano di Spezia.

Corvara: La nostra ultima tappa è Corvara, un borgo che, nato come "cura" della Pieve di Pignone, acquisì grande importanza in età feudale. Il suo castello era strategicamente posizionato sulla vetta di un colle, di fronte al Castellaro preistorico di Pignone, l'unico abitato ligure primitivo conosciuto nella Liguria orientale. Corvara si articola su tre nuclei topografici: il castello sommitale, di cui restano pochi ruderi e avanzi di un acquedotto; il borgo sottostante; e un terzo gruppo di edifici attorno alla chiesa. I primi insediamenti risalgono probabilmente al X-XI secolo. Fu dominio degli Estensi, poi subinfeudato a signori locali, spesso gente di mare che trovò un'ottima base navale nella rada di Vernazza. La sua posizione era cruciale per il controllo della viabilità storica che collegava Levanto, il Golfo della Spezia e la Val di Vara. Per questo, Corvara fu aspramente contesa tra Malaspina, Fieschi e la Repubblica di Genova. Dopo numerose ribellioni al dominio genovese, fu venduta a Genova e trasformata definitivamente nel 1276 in una Podesteria che sopravvisse per diversi secoli.

In ogni sosta, dei momenti di riposo dove ognuno può immortalare scorci di paesaggio o elementi naturali.
Un'Esperienza Immersiva e Condivisa
Durante la giornata, ci saranno ampi momenti per catturare la bellezza dei paesaggi e i dettagli storici con la vostra macchina fotografica. Le vostre produzioni potranno essere inviate alla Pro Loco Beverino in Val di Vara per partecipare al nostro concorso fotografico amatoriale, e le immagini selezionate saranno pubblicate sul nostro sito web.
Saranno studiati oltre alle strade asfaltate che permettono anche alle fasce più deboli di raggiungere le frazioni, percorsi di leggero trekking con l'aiuto del Cai .
In ogni sosta sarà possibile leggere e ascoltare la storia delle frazioni e visitare i siti di interesse.

Ad ogni sosta, vi attendono piccoli ristori con deliziosi prodotti offerti dalle aziende agricole locali. A conclusione del percorso, per completare il viaggio attraverso i sapori della Val di Vara. Questa iniziativa è concepita come un grande evento comunitario.


Coinvolgendo attivamente tutte le attività economiche locali, le strutture ricettive del territorio e le associazioni. Crediamo che il sostegno all'economia locale e la promozione della partecipazione siano pilastri fondamentali del nostro progetto.
I partecipanti avranno la possibilità di scegliere liberamente tra i locali tradizionali di Beverino per una degustazione di cibi tipici, un'occasione perfetta per assaporare l'autenticità culinaria del territorio.
Promozione e Visione Futura
Per garantire la massima visibilità e partecipazione, il progetto sarà promosso attraverso tutti i canali possibili, inclusa la collaborazione con agenzie di viaggio per la creazione di pacchetti turistici dedicati.
Con "Scopri la Val di Vara", la Pro Loco Beverino si propone di:
- Valorizzare e tramandare l'inestimabile patrimonio culturale del territorio.
- Promuovere un turismo lento e sostenibile, rispettoso dell'ambiente e delle tradizioni.
- Sostenere e dare impulso all'economia locale, mettendo in luce le nostre eccellenze.
- Coinvolgere attivamente la comunità, rafforzando il senso di appartenenza e condivisione.
possibilmente farne un appuntamento fisso nel calendario degli eventi della Val di Vara.